Roma: accordo sulle colonnine di ricarica

  • di Alfonso Rago
Scoppia la pace tra la Share'ngo, società di noleggio di vetture elettriche, e le associazioni degli utenti di mobilità dolce, per un equo utilizzo delle colonnine di ricarica
  • di Alfonso Rago
11 febbraio 2019

Patti chiari, amicizia lunga: parte da questo principio di buonsenso popolare l’accordo sottoscritto a Roma tra il capo del servizio logistica Share'ngo Roma ed i Presidenti di due primaria associazioni di categoria, la Mobilità Elettrica Roma e non solo ed Anvel (Associazione Nazionale Veicoli Elettrici).

Tutto nasce dalla necessità di regolamentare l’accesso e la fruizione delle centraline di ricarica elettrica all’interno del Grande Raccordo Anulare: la crescente richiesta degli utenti si scontra con il loro numero largamente insufficiente e può accadere (come avvenuto in passato) che alla stessa “fonte energetica“ arrivino insieme due o più veicoli, tutti con l’esigenza impellente di ricaricare le batterie.

Per evitare che la situazione possa degenerare, dando luogo anche ad episodi spiacevoli, ecco arrivare ora l’accordo sottoscritto nei giorni passati, che stabilisce dei paletti nella gestione dei punti di ricarica, cercando di armonizzare le esigenze della più grande società di noleggio di vetture elettriche oggi attiva su Roma con quelle degli utenti privati.  

Delle 119 pole station (per totali 238 prese di ricarica) insistenti nella Capitale - all'interno del GRA - si è previsto che gli addetti di Share'ngo occupino 28 prese, lasciando libere le altre e, soprattutto, in installazioni multiple, lasciando la possibilità di ricarica agli utilizzatori privati. 

In presenza di due pole station "in zone necessarie", solo una di queste sarà occupata da una vettura di Share'ngo, mentre l'altra sarà a disposizione dei normali utilizzatori.

Share'ngo si impegna anche a cercare nuove postazioni di ricarica private per sopperire alla necessità di ricaricare i propri mezzi, anche se in alcune determinate zone dovrà per forza utilizzare le postazioni aperte al pubblico per ricaricare i propri veicoli.

Le postazioni indicate nell’accordo Share'ngo vanno ad integrare i circa 80 stalli privati con cui Share’go gestisce la carica di circa 700 vetture in flotta, necessarie a garantire un adeguato servizio del car sharing ai tanti iscritti (ben 60.000!) della Capitale.

Una delle centraline di ricarica con l'adesivo che ne segnala l'uso per i clienti del servizio di car sharing
Una delle centraline di ricarica con l'adesivo che ne segnala l'uso per i clienti del servizio di car sharing

Su queste postazioni sarà indicato con uno specifico adesivo (recante la scritta “Colonnina utilizzata da Share'ngo in accordo in accordo con Ass. Mobilità Elettrica Roma e ANVEL”) lo stallo destinato alla ricarica delle vetture gialle del car sharing, preferendo quello con ricarica lenta (16A) rispetto alla presa della stessa stazione con ricarica veloce.

Una soluzione che promuove con reciproco rispetto la crescita delle realtà legate al mercato retail e quella riferita allo sharing, senza pregiudizi.    

Ovviamente, i sottoscrittori dell’accordo condannano ogni sorta di atto vandalico a danno delle autovetture in ricarica, ricordando che le stesse saranno predisposte con sistemi di videosorveglianza.

Richiamando al pacifico rispetto delle parti, invitano a segnalare casi di inottemperanza all’accordo e ricordano che chiunque sia colto in flagranza di reato verrà denunciato all'autorità giudiziaria; le stesse associazioni si costituiranno parte civile in giudizio quali garanti della procedura in essere.

Ora l’auspicio è che, partendo da questo primo accordo, l’intesa possa essere estesa ad altre città dove la coesistenza tra utenti non sempre è pacifica e sfocia spesso in atti vandalici e dispetti a carico delle vetture di car sharing.

E, sull'esempio di quanto accaduto a Roma, anche le amministrazioni locali potrebbero intervenire per risolvere il problema.

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